Il bianco manto di Erice

Il bianco manto di Erice

Quando vedi la cima del monte Erice coprirsi di un manto di nebbia, la leggenda vuole che sia Venere, dea dell’amore, che torna ad abitare la sua casa.

Ad Erice sorse tra il VI ed il V sec. a.C. un insediamento elimo, popolazione le cui origini si fanno miticamente risalire ad un gruppo di esuli che da Troia approdarono sulle coste siciliane. L’abitato si sviluppò sotto l’egida della divinità femminile, cui vennero attribuiti diversi nomi e sfumature caratteriali a seconda dei popoli che gravitarono intorno al suo santuario: fu venerata come Potnia Theron, ovvero divinità assimilabile alla Madre Terra, oggetto di culto presso parecchie comunità pregreche, Astarte, divinità fenicio-punica, Afrodite, greca ed infine Venere, suo corrispettivo nel Pantheon romano. Il culto divenne presto panmediterraneo e abbracciò pratiche di prostituzione sacra, laddove le sacerdotesse si offrivano ai naviganti che ivi giungevano per renderle omaggio.

La fama di Venere Ericina si espanse oltremare, coinvolgendo Roma che le dedicò ben due santuari. Stando alle notizie riportate da Eliano e Ateneo, storici greci vissuti tra il II ed il III secolo d.C., raggiunse perfino la Libia, che era oggetto di un culto “gemellato” con Erice: verso quel luogo si dirigevano le colombe sacre alla divinità per un lasso di tempo, dando luogo a feste e celebrazioni definite anagogìe (la partenza delle colombe)e katagogìe (il ritorno delle stesse).

Dal periodo normanno in poi Erice assunse l’aspetto che oggi possiamo ammirare: uno splendido borgo medievale con costruzioni interamente realizzate in pietra. Al solo addentrarsi al suo interno sentiremo il buon odore del cucinato, scopriremo i suoi cortili colmi di piante profumate, retaggio del dominio arabo, ascolteremo i silenziosi suoni del bosco sacro che la circonda. Erice è un paradiso a portata di tutti! Raggiungerla è facile: basta prendere la funivia alle pendici del monte, è importante accertarsi preventivamente della sua apertura cliccando sul seguente link: http://www.funiviaerice.it

Da non perdere la vista dall’alto di Trapani al tramonto, la città che sorse alle pendici del monte, come luogo di un attracco portuale; la città si affaccia come una falce sul mare, ma questo è un altro racconto…

Roberta Di RosaGuida Turistica abilitata

Roberta Di Rosa
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